Via stupenda a torto pochissimo frequentata, probabilmente perché considerata una salita prettamente in artificiale. Nulla di più sbagliato: la maestria con cui sono stati piazzati i chiodi anche in posti molto “complicati”, permette di scalare tutta la via in libera con difficoltà tutto sommato non estreme. La chiodatura è (salvo pochi chiodi precari) sempre curata e abbastanza ravvicinata, nei tratti in fessura ci si protegge facilmente e la roccia è generalmente ottima. Durante la ripetizione di N. Castagna e F. Salvaterra in accordo con gli apritori sono state rinforzate tutte le soste con uno o due fix.
L1 15m 4+ Si percorre il primo breve tiro della Zanzara (2 fix) L2 35m 6a i primi 6m sono in comune con la zanzara, poi salire il diedro con un primo passo boulderoso, segue più facile fino alla sosta semi-appesa. L3 25m 6c+ Proseguire nel diedro (6) e traversare a dx fino a un difficile traverso dove dalla sosta non ci si vede, pochi appoggi. L4 25m 7a tiro stupendo: partenza bolderosa e passo chiave per traversare sotto il tetto, poi placca tecnica (6b). L5 25m 6 Fessura e diedro rovescio con belle canne, un po' erboso, sul finale traversare a dx a prendere ultimo fix e sosta di “Vertical Trash”, dalla quale si scende.
Materiale: serie di stoppers e friends al #3, martello per emergenza, eventualmente materiale da artif.