Mountain GuideFrancesco Salvaterra

Corso EVOLUTO Sci Ripido e canali

Salire e scendere da pendii ripidi e canali oltre i 40°.

PER CHI?

Sci alpinisti, e free rider che vogliono completare il loro bagaglio di esperienza approfondendo e migliorando nello sci ripido. Massimo due partecipanti.

PRE-REQUISITI

Ottimo livello tecnico sugli sci in fuoripista, abitudine a gite sci-alpinistiche BS-OSA, preparazione fisica per escursioni di 1000mt di dislivello e oltre. Conoscenza di base delle pratiche alpinistiche (nodi, uso della corda).

ARGOMENTI TRATTATI

  • Tecniche di salita: dietrofront da fermi, passi speciali (doppio appoggio, apertura di coda ecc.), inversioni evolute (infilato di coda, agonistico, ecc) uso dei ramponi e piccozza sulla massima pendenza e in diagonale.
  • Tecniche di discesa: dietrofront, foglia morta, curva saltata.
  • Sciata assicurata: soste su neve (corpi morti di vario tipo, sci, zaino, funghi di neve), gestione del freno con cordino sottile.
  • Preparazione e strategia della giornata (scelta del percorso, valutazione punti critici, piano B)

DURATA

Il corso può essere intensivo (1 giorno) oppure diviso in 2 giorni che possono essere consecutivi o in date separate.

 

Discesa dalla parete Nord della cima Quadra, un classico della val di Breguzzo

LOCATION

In base alle condizoni e preferenze: Dolomiti di Brenta, Val di Breguzzo, Guppo del Sella, passo del Tonale, altrove.

QUANDO

La pendenza tra i 30° e i 40° é la migliore amica delle valanghe, quindi è un corso da effettuarsi con condizioni stabili, generalmente verso la primavera.

TARIFFA giornaliera

  • Con uno sciatore 350€
  • con due sciatori 190€

Cosa rende difficile un’itinerario di sci alpinismo?!

Sia in salita che in discesa spesso la risposta è: il ripido. Affrontare tratti obbligatori sopra i 35/40° è complesso sia in salita (non si riesce più a fare le inversioni) che in discesa. Saper sciare sul ripido è uno degli ultimi ostacoli per un ottimo sci alpinista-free rider.

Questo corso non è dedicato allo “sci estremo”, quello che si avvicina molto alle free-solo su roccia, dove non ci si può permettere il minimo errore, ma piuttosto al gestire tratti dove, pur con difficoltà e attenzione, si riesce ancora a fare qualche curva.