Gola Profonda

Dolomiti di Brenta, spallone ovest del Crozzon di Brenta
275mt in apertura WI6 A0
Paolo Baroldi e Francesco Salvaterra 29 aprile 2014

Description

 

 

Questa cascata è soggetta a grandi variabilità di condizioni, noi l'abbiamo salita con formazioni di “funghi” di neve più o meno consistente e ghiaccio a tratti buono a tratti marcio (la stagione era molto inoltrata). L'ambiente è selvaggio e un tiro molto difficile: un diedro strapiombante dove anche il ghiaccio strapiomba parecchio e in un tratto manca. Questo breve tratto è stato superato con un resting per piantare un chiodo ora in loco.

Il nome ricorda la grande "Deep Throat" di Jeff Lowe e Will Gadd, in Colorado, notevoli le somiglianze dell'itinerario.

PROB. PRIMA RIPETIZIONE: 16 gennaio 2019 Roberto Parolari e Maurizio Piccoli, valutata M5/WI5 con condizioni che valutano più difficili nella parte bassa (M5) e più facile sul muro di ghiacco, che non presentava tratti di misto.

 

I primi 50 metri sono di pendio facile 40°, circa 20 metri prima di un caratteristico blocco incastrato si sosta a destra sotto uno strapiombo.

L1: Si sale fin sotto il blocco incastrato e sulla destra in una nicchia, qui per un particolare stretto buco nella neve siamo entrati in una grotta e rimontando un fungo di neve si torna all'esterno sopra il blocco, in spaccata si prende la colata che in breve spiana diventando un canale. Sosta su ghiaccio sotto il salto successivo (50mt 3+) (senza l'accumulo di neve questo tiro può risultare nettamente più difficile).

L2: Verticalmente sul muro di ghiaccio fino alle candele del free-standing, per un foro si entra in una piccola grotta dietro la candela. Sosta su ghiaccio. (20Mt 4).

L3: Dall'interno si aggira la candela verso la roccia e alzandosi tra roccia e ghiaccio ci si riporta al centro del muro strapiombante, verso la fine un netto strapiombo di ghiaccio marcio dove le picche non tenevano blocca il passaggio, si passa quindi su roccia verticale a dx fino a un buon chiodo con cordino e da qui si riprende il ghiaccio che spiana. Continuare per un'altro muretto verticale e sostare su ghiaccio subito dopo. (45mt 6/Ao).

L4/5:Proseguire per la gola con minori difficoltà fino a un ultimo saltino più verticale che permette di accedere al cengione finale.(100mt 3).

Wayback

Accesso dalla val Brenta dai canali che salgono verso la bocca dei camosci. Tre ore circa a seconda dell'innevamento. Rientro in corda doppia dall'itinerario: prima calata subito dopo la fine del canale sulla sx, su un chiodo da roccia, le altre tre su abalakow.

Material

Viti da ghiaccio, qualche friends assortito, qualche chiodo.


Photogallery


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