Mountain GuideFrancesco Salvaterra

Considerazioni sui nuovi RIBELLE Tech SCARPA. 7/1/2019

Incuriosito da questo nuovo modello di scarpone tecnico leggero ho deciso di acquistarlo (non ho nessuna relazione con la ditta) prima di andare a lavorare in Patagonia. L’ho usato per aprire la via Mafia Bianca in Tonale (200m M4), per una salita di misto tecnico (colouir Amy alla Guillamet 350m M4 5) una via di roccia (Cresta Giordani+ Fonrouge 600m 6b+) e due ascensioni di alpinismo classico su neve al Cerro Electrico.

Personalmente preferisco usare gli scarponi il meno possibile, perché amo la sensazione di equilibrio che solo la caviglia libera permette, ovviamente non sempre è possibile scalare con scarpe basse da avvicinamento, questa calzatura mi sembra un ottimo compromesso. Peso ridotto e grande mobilità alla caviglia, ma buon supporto e struttura quando serve. Al passo del Tonale li ho usati con -8 C° e non ho avuto freddo, in parte perché sulla parte avanzata del piede calzano leggermente larghi, si perde un po’ di precisione ma lo spazio tra le dita si traduce in una circolazione agevolata del sangue. Da nuovi sono perfettamente impermeabili e l’usura per ora è nella media. Non è una scarpa ideale per lunghi tratti di ghiaccio verticale ma per il misto anche tecnico e ghiaccio moderato mi sono trovato molto bene, pensavo che la caviglia libera comportasse i polpacci in fiamme invece non è così. L’unica pecca è la rullata troppo accentuata: se da un lato quest’ultima aiuta nella camminata sul facile (sembra di avere delle scarpe da ginnastica) dall’altro fa perdere performance nella scalata su roccia. Arrampicando sul 4/5 grado ho avuto l’impressione che l’incliinazione accentuata della suola tenda a far “scivolare” dall’appoggio più del normale, con meno rullata potrebbero migliorare sul terreno tecnico.

Nel complesso un’ottima scarpa che penso vedremo circolare parecchio.

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