Detto anche Tracciolino o sentiero Massimo Torti questo percorso è l’escursione più affascinate, spettacolare e remunerativa nell’intera valle del Sarca e del lago di Garda.
Non si tratta di una vera e propria via ferrata infatti ci sono pochissimi tratti in cui si trova il cavo metallico a cui assicurarsi. Perlopiù occorre farsi sicura procedendo di “conserva assicurata” con la corda da arrampicata, che si assicura tramite rinvii ai numerosi chiodi che si trovano nella roccia.
Mi rendo conto che la spiegazione può essere poco chiara per chi non ha dimestichezza ma non preoccupatevi: questa è un’esursione dove una guida è ampiamente giustificata. Se deciderete di ingaggiarne una per farvi accompagnare ci penserà lei ad assicurarvi a dovere e a spiegarvi come funziona.
Si tratta di un percorso molto particolare che si sviluppa per lo più in orizzontale e che quindi non risulta molto faticoso.
Faremo un giro ad anello, il punto di incontro e partenza dell’itinerario è a Pregasina, di fonte alla statua Regina Mundi. Scenderemo lungo la vecchia Strada della Ponale, ad una svolta si imbocca un’esile traccia che scende verso il lago, perdendo quota fino ad imboccare l’inizio del percorso.
Assicurati dai numerosi chiodi e spit si segue a mezza costa una quasi ininterrotta stretta cengia che taglia l’imponente parete rocciosa. Il sentiero alterna facili tratti dove si cammina agevolmente a brevi tratti attrezzati con cavo metallico e con una suggestiva scala.
Il panorama è costantemente mozzafiato, si è letteralmente a picco sul lago.
Per il rientro è necessario risparmiare un po’ di energie per risalire un ripido sentiero che riporta a Pregasina e al punto di partenza dove era stata lasciata la macchina.
Il meteriale tecnico necessario è incluso e verrà fornito dalla guida.