Mountain GuideFrancesco Salvaterra

sci alpinismo itinerari difficili (OS)

Di seguito propongo una piccola scelta delle salite classiche più impegnative e interessanti prevalentemente nei gruppi Adamello-Brenta. Criteri di interesse sono il panorama, l’interesse della cima, la qualità della sciata, l’aspetto alpinistico. In prevalenza si tratta di itinerari e traversate di alta montagna, riservate ad il periodo di tardo inverno-primavera.

Alcuni percorsi saranno necessariamente di due o più giorni, con pernottamento in rifugio e molti avranno un carattere alpinistico (OSA) dove la componente tecnica come ramponi e piccozza su pendii e misto fino all’arrampicata vera e propria contribuirà  a caratterizzare la gita.

Infine una parte della scelta sarà riservata agli itinerari di sci ripido: una branca dello sci alpinismo di grande fascino, dove controllo e consapevolezza assumono una grande importanza. E’ il regno dei pendii oltre i 35° delle pareti nord, della discesa dei canali, budelli incassati tra le rocce che caratterizzano il paesaggio Dolomitico e non solo.

 

-COP DI BREGUZZO

La crestina con arrampicata finale.

E’ una lunga escursione con ciliegina finale: un’arrampicata di misto breve ma piccante, che permette di raggiungere la piccola cima con punto trigonometrico da cui si domina l’intera val di Daone e le propaggini SO del gruppo dell’Adamello. Generalmente in condizioni in tardo inverno-primavera, spesso si realizza facendo un giro ad anello, salendo da sud (tratto ripido in un canalino) per poi traversare in discesa e scendere la lunga e magnifica val del Vescovo, dove spesso permane ottima powder.

DISLIVELLO: 1850m

TEMPO IN SALITA: 6 ore

 

-CIMA BRENTA

Il tracciato di salita lungo il vallone Massari.

La seconda cima più alta delle Dolomiti di Brenta si lascia domare con un itinerario scialpinistico entusiasmante e non particolarmente difficile, con un vallone finale (il vallone Massari) che può offrire una sciata spettacolare.

La salita se si utilizzano gli impianti del Grostè non è estremamente faticosa, pur rimanendo lunga e tecnica, infatti nell’ultimo tratto sono necessari corda e ramponi.

Dalla piana del Grostè sono poco più di 1000 metri di dislivello, con un cambio pelli, raggiunta la cima, panoramicamente molto remunerativa, la discesa verso la val Brenta è della bellezza di 2000 metri e non è mai particolarmente ripida e difficile.

-DISLIVELLO 1000m

-TEMPO IN SALITA 5-6 ore

Ulteriori info a questo link CimaBrenta-ScialpinismoaMadonnadiCampiglio

SCIVOLO NORD DI CIMA BRENTA

Un’alternativa più impegnativa è la salita dello scivolo nord, quest’ultimo in alto ha una pendenza di circa 40° e può considerarsi un classico di sci ripido.

Dalla vetta si può scegliere di scendere quest’ultimo oppure continuare la traversata scendendo dallo scivolo Massari, che presenta una pendenza meno accentuata.

 

-CASTELLO DI VALLESINELLA CANALE N-O

Castello di Vallesinella, foto Luca Dallavalle.

Itinerario di sci ripido. Uno dei canali più spettacolari del Brenta, stretto e difficile, almeno nel tratto iniziale si scende con sciata assicurata. Ci sono un paio di strettoie dove si passa al limite con gli sci di traverso, ambiente spettacolare e accesso abbastanza comodo. Inizialmente è quasi 50°, riservato a ottimi sciatori con esperienza di sci ripido.

 

-CARE’ ALTO

Lunga ascensione primaverile di alta quota con scalata nella parte finale, sicuramente un magnifico itinerario che permette la salita di una delle cime più interesanti (forse la più bella) del gruppo dell’Adamello.

E’ una bella sgambata, riservata a sci alinisti con un ottimo allenamento. Si può percorrere in giornata partendo presto o spezzare pernottando al bivacco invernale del rifugio Carè Alto.

-DISLIVELLO 2200m

-TEMPO IN SALITA 7 ore

Verso la cima del Carè Alto con lo stumento più idoneo: gli sci!

 

 

L’ultimo tratto si salle dalla via normale che sale lo spigolo NO, si può lasciare gli sci alla base e affrontare la scalata finale senza, oppure in determinate condizioni si può portarli per scendere direttamente dal ripido canale E.

 

-ADAMELLO DAL PIAN DI NEVE

L’itinerario visto dal passo Paradiso (3000m).

Pendenza moderata e panorama incredibile verso la cima dell’Adamello.

L’Adamello (3539m) è una cima perfetta per essere salita con gli sci in primavera. In estate il ghiaccio è tribolato e pieno di crepacci e salita ma soprattutto discesa sono una faticaccia piuttosto noiosa, in primavera con gli sci invece cambia tutto, e diventa un vero divertimento attraversare il ghiacciaio più grande d’Italia.

Questa traversata, scendendo a Ponte di Legno dal passo Venezia, è una delle mete più ambite da parte degli sci alpinisti ed è conosciuta in tutto il mondo, un motivo ci sarà!

Usufruendo degli impianti che salgono dal passo del Tonale lo sviluppo del tour, come anche la pendenza non è mai eccessiva, pertanto si presta ad un pubblico vario dove non occorre un alto livello tecnico sugli sci come un super allenamento.

Solitamente si spezza il tour pernottando al rifugio Lobbia o Mandrone, in entrambi i rifugi si sta bene la serata in compagnia diventa parte del folklore.

La discesa è parte integrante (ed entusiasmante) dell’itinerario e solitamente si fa dal passo Venezia (circa 3000m di curve!!) se però la neve non è in buone condizioni o non si è dei gran sciatori in fuoripista si può tornare da dove si è venuti, scendendo dalle piste battute del Tonale.

Nota: E’ possibile aggiungere un giorno per salire altre due cime di spessore: Cresta Croce e il Corno Bianco.

TARIFFA: a partire da 600€ *, che possono essere divisi tra i partecipanti (massimo 5 persone).

*si riferisce al solo servizio della guida, al quale vanno aggiunte tutte le spese. Chiedi un rapido preventivo dettagliato.