A dispetto del nome (Valle Maledetta) il bacino dei satelliti del Tacul è una delle zone più belle e rinomate al mondo per scalare su granito in quota. Qui si pratica la scalata senza troppe ansie, grazie all’accesso agevole e alle discese rapide, però l’arrampicata è tecnicamente difficile.
Una location d’eccezione dove oltre al ruvido granito dorato si beneficia di panorami spettacolari d’alta montagna.
Il Gran Capucin fa da padrone incontrastato quanto a dimensioni, il biglietto d’ingresso è rappresentato dalla Via degli Svizzeri: una via bella ma non bellissima, dove bisogna scalare sul 6a per divertirsi (con uscita classica su “o sole mio”). Le altre vie sono tutte più dure, dall’elegantissima Voyage alla storica e sostenuta Bonatti e a salire.
Qualitativamente superiore come arrampicata (rispetto alla svizzeri) ma anche leggermente più impegnativa, la Bonatti-Tabou alla Chandelle è senz’altro una salita indimenticabile, su roccia perfetta e dall’esposizione dolomitica.
Lifting du Roi al Roi de Siam, gendarme del Petit Capucin, è senz’altro una delle vie più abbordabili, offre nove lunghezze di 5c piacevoli e soleggiate.
A destra del Petit Capucin vi è la cima dedicata alla grande guida di Courmayeur, Adolphe Rey, autore della prima alla Cresta des Hirondelles. La Salluard e la Bettembourg sono le due classiche di riferimento.
Al Clocher du Tacul troviamo fessure ripide e gradi alti, molto bella la Kousmine. Altre elevazioni dell’anfiteatro sono il Trident e, addossata alla Kuffner, l’Androsace, una bella punta che prende il nome da un fiore.
Tariffe
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