Mountain GuideFrancesco Salvaterra

Cima Tosa

La cima Tosa, con i suoi 3173m è la vetta più alta delle Dolomiti di Brenta. La sommità di questa montagna è assolutamente adatta a chi soffre di vertigini, si tratta infatti di un grandioso altopiano quasi piatto e grande come almeno 5 o 6 campi da calcio affiancati.
Dalla madonnina posta nel punto più alto la vista spazia a 360° offrendo uno spettacolo stupendo, specie nelle giornate autunnali di cielo terso dove peraltro si incontrano giornate di alta pressione e condizioni ideali per l’alpinismo dolomitico.

La Tosa è una montagna molto massiccia e vasta, mentre a N presenta il famoso canalone Neri e una parete alta 800m e quasi verticale  le linee deboli della montagna, sono rivolte a E e a S. Il colpo d´occhio sulla mastodontica mole del Crozzon di Brenta che, con i suoi vertiginosi dirupi su ogni lato, appare quasi come un grattacielo, è strepitoso.

Via del Camino o via normale da E. 680m  dei quali 20 metri di 2+.

La via normale sarebbe fondamentalmente una lunga camminata, se non fosse per una ripida e breve fascia rocciosa che lambisce la base della montagna, e che và scalata per proseguire.
Questo tratto è una vera e propria arrampicata di 2 grado superiore, sono solo 20 metri ma comportano tutti i crismi di una arrampicata sia per la salita che per la discesa in corda.  Il dislivello dal rifugio Pedrotti alla vetta è di 680m e i tempi di percorrenza circa 4 ore per salire e 3 per scendere.
NB: Si tratta di un’ascensione adatta anche a chi non ha mai scalato in precedenza, è importante essere allenati a camminare e avere piede fermo.

Il mitico Franz Nicolini in cima alla Tosa.

Via Mingotti 760m con numerosi tratti fino al 2.
E’ la via normale da S, una lunga escursione con molti tratti di primo e secondo grado di arrampicata, è da considerarsi leggermente più impegnativa della normale da E.
Punto di partenza il rifugio Agostini in val Ambiez.  La salita della Mingotti con discesa dalla normale a E e rientro al rif. Agostini per la via ferrata Brentari costituisce una bellissima traversata di notevole fascino e interesse alpinistico.

Logistica: Il programma prevede di raggiungere il rifugio autonomamente il primo giorno, per poi incontrare la guida per cena. Questa scelta permette di risparmiare sull’ingaggio della guida che si fa pagare la singola giornata dell’ascensione alla cima. Il giorno successivo si partirà all’alba per la vetta, è previsto il rientro in rifugio per uno spuntino a pranzo e giù fino a valle.

Nota storica: In un passato non troppo lontano il pianoro della vetta presentava una lunga “vela” di neve alta più di 30 metri, un ghiacciaio pensile ormai ridotto a un nevaio poco incrinato alto non più di 4 o 5 metri ed emarginato sul versante S, quanto durerà ancora?!

Prezzi:

  • con 1 cliente 400 €
  • con 2 clienti 230 €
  • con 3 clienti 200 €

Se sei da solo non esitare a contattarmi, potrei trovarti io un compagno con cui dividere i costi.


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